Un romanzo dove la narrazione svela, pagina dopo pagina, imprevedibilità e sorpresa. “Luna a metà” di Daniela Iannone (clicca sul nome dell’autrice per acquistare il romanzo) edito da Jack Edizioni, è stata una lettura piacevole, coinvolgente e scorrevole. La trama è solida in ogni sua parte, ricca di colpi di scena e di macchinazioni incastrate ad arte, il destino tesse la sua tela e i protagonisti ne subiscono gli effetti. È una storia commovente che fa bene al cuore. Il messaggio che lascia al lettore è del tutto positivo, incoraggiante ed emozionante, insomma una lettura che sicuramente consiglio!
Quanto amore in gesti semplici. Forse gli stessi che cerco negli uomini con cui esco.
Luna a metà: la trama
La più piccola delle sorelle Costantino ha un pungente senso dell’umorismo. È bella, intelligente e soprattutto è magra; per questo ha un forte senso di responsabilità nei confronti della sorella maggiore, che pur avendo perso il controllo sul cibo, non vuol sentire parlare di dieta. “Costantino”, così la chiama sua sorella Angela, è agli occhi di tutti perfetta, ma dentro di sé, nella parte più intima del suo essere, una voragine scavata dai sensi di colpa nei confronti della sua esistenza la costringe alla continua ricerca della serenità.
Di certo non è facile la vita di questa donna che ha un grande vuoto da colmare e che per riuscirci, ha la tendenza a prendere decisioni, talvolta, incoerenti verso sé stessa e con gli uomini! In lei scatta il classico schema della sindrome dell’eterna infermiera o della crocerrossina, che deve salvare il suo uomo a ogni costo! È un vero peccato, perché è una donna che sa dare tanto, forse troppo e si sa: il troppo stroppia! Le sue relazioni, spesso malsane, gli creano ancora più smarrimento, mortificazione e un grande senso di inadeguatezza!
La piantina non mi chiedeva niente e io ho fatto troppo. Non avevo mai visto una pianta grassa morire. Questa esperienza mi ha segnata sul serio, mettendo una recinzione per tenere gli uomini lontano.
Un folle impulso
La protagonista è in perpetuo affanno con le vicissitudini della sua vita e della sua ingombrante famiglia. Angela è in continuo contrasto con lei a causa della sua dipendenza dal cibo. Sua madre sembra proprio non farle passare mai nulla, critiche e giudizi piovono a catinelle. Il fratello gemello, l’unico con moglie e prole al seguito, sembrerebbe essere il solo responsabile e per questo dispensato e scusato rispetto i problemi familiari.
È una persona buona che ha il buon vizio di fare del bene in ogni occasione, spesso a suo discapito. Per lei non è mai un sacrificio, ma un piacere e la fa sentire in pace con sé stessa, anche se il più delle volte non è sufficiente, perché nel suo mondo nulla è come appare. A cambiarle la vita per sempre è un folle e improvviso impulso di una notte che ha il sapore della magia. Un incontro inaspettato con un uomo che in un momento perfetto la fa sentire parte di un intero. Lei che si è sempre vista come la metà mancante di qualcuno, finalmente è riuscita a fondersi con quella parte vacante che tanto anela.
Dieci minuti in cui non mi sono sentita come la luna alla finestra. Ilario mi ha fatto sentire intera.
Luna a metà: il dolore annienta
È una donna che ha subito un grande dolore. Dopo, tutto è stato incredibilmente arduo. Il vuoto, la sofferenza, le mancanze, le fobie eccessive, l’ansia da contatto, la paura incontrollata verso il mondo circostante, i pensieri negativi sono pane quotidiano. Il suo bisogno di colmare il vuoto viene quasi sempre mal interpretato. Desiderare amore non è mai sbagliato, lo sono le persone che si approfittano delle vulnerabilità altrui. Essere compassionevoli non deve esser visto come una debolezza. Non si è stupidi perché si è buoni nei confronti del prossimo. E se tutti cercassimo di essere più empatici verso i nostri simili questo mondo sarebbe migliore!
Forse dovrebbero mettere un’etichetta anche agli esseri umani perché io non so amare di meno e l’unico modo per non fare troppo, è non fare nulla. Purtroppo ancora non ho imparato una via di mezzo. Ci sto lavorando ma non sono sicura che, se dovessi riuscirci, mi piacerà amare in quel modo.
Il gioco dei ruoli
Nel gioco dei ruoli tutti sembrano avere un tratto ben delineato, almeno è questo quello che si evince nel romanzo fin dalle prime battute. Capiamo chi fa cosa, chi dice cosa, chi è il cattivo e chi il buono. La verità è che nulla è come appare e i ruoli si ribaltano fino a confondersi. Così, chi sembrava ostile diventa la più bella delle scoperte e chi ha manipolato diventa il più orrendo degli enigmi senza soluzione.
Un ruolo determinante lo ha la madre della protagonista, appare come una donna dura e insensibile, però ama i suoi figli e per loro ha fatto l’impossibile, anche quando le è costato la sua dignità! Angela è il personaggio che ho amato di più. Fragile e incompresa. È vero che con i suoi problemi si rende odiosa, ma nel suo fare esprime anche tutto il suo amore verso la sorella.
Tutto questo è stato semplicemente bello e bello semplicemente, e le cose belle mi spaventano perché finiscono in modo atroce.
Luna a metà: bellezza invisibile
Lei, la protagonista, sembra vivere una solitudine impotente e poco motivante, eppure nella sua vita gira tanta gente che le vuole bene e che apprezza la sua presenza. Come la Signora Teresa, la vicina di casa che si prende cura di lei come solo una mamma è capace di fare. O l’amica Chiara che, nonostante sia sempre in bilico a causa dei suoi disturbi mentali, in più di qualche occasione la fa sentire fortunata per la sua vita. Anche Tyson, il suo grazioso maltese toy, contribuisce con il suo amore incondizionato.
La verità è che non è sola, la sua vita è ricca di bellezza, forse di una bellezza invisibile ai suoi occhi stanchi, deve solo prenderne coscienza ed è assai difficile quando sei stata tradita dal destino! Avete fatto caso che non ho mai menzionato il nome della protagonista? Ho seguito l’esempio dell’autrice, io so come si chiama, voi cosa aspettate a conoscerlo?
La copertina è stata realizzata dall’autrice Daniela Iannone