Mi imbatto in questo romanzo grazie al mio gruppo WhatsApp “Lo spaccio del libro” e il titolo mi intriga subito: “Rewind – Quando il nastro si riavvolge”, l’autore è Paolo Reda che non ho avuto modo di conoscere finora! Il romanzo mi è piaciuto molto. La storia è una bella storia d’amore da vivere, con le sue problematiche, i suoi ostacoli da superare, le sue delusioni e con la sua parte romantica che vede tra i protagonisti un amore assoluto.
Il romanzo è davvero ben scritto e lo sottolineo perché ultimamente mi è capitato spesso di leggere libri scritti male o tradotti anche peggio! Marco e Alice, i protagonisti, sanno emozionare. Il finale è imprevedibile, ha dato al testo originalità e sorpresa.
Rewind: la trama
Marco è disilluso dall’amore. Si è innamorato una sola volta, in gioventù, ha sofferto e dopo quell’esperienza ha rincorso solo le 3 S: solo – sano – sesso. Non si è più impegnato con nessuna, non cerca una relazione, solo divertimento. Inoltre il suo lavoro lo impegna molto, gira parecchio per soddisfare le esigenze dei suoi clienti. Nell’azienda dove lavora è il migliore e questo fa di lui uno squalo nel settore! Non ha certo bisogno di qualcuno che lo distragga con inutili emozioni!
Alice è innamorata dell’amore, vuole l’amore sopra ogni cosa e chiaramente desidera quello romantico, quello che ti fa battere il cuore e che ti emoziona. Invece è incastrata in una relazione senza futuro con un uomo che non la rispetta, ma soprattutto che non la ama come lei desidera, o meglio non la ama nel modo in cui lei vuole essere amata! La sua relazione è fonte di stress, insicurezza e tristezza, una relazione che la fa interrogare sulla continua ricerca della felicità.
Ecco, pensò, la felicità può essere una bella sorpresa. Qualcosa che dia una svolta alla tua vita e che te la sconvolga positivamente.
Appagati e soddisfatti
Quando Marco e Alice si incontrano si instaura subito una sorta di attrazione che li spinge l’uno dall’altra. La loro storia nasce in punta di piedi. Lei preferisce un approccio cauto, mentre lui vorrebbe poter concludere, tuttavia rispetta i tempi della ragazza. Alice fatica a interrompere la sua vecchia relazione e nonostante questo impedimento Marco l’attende fiducioso. Questo dà grande valore al loro rapporto, misura la quantità del loro sentimento. E anche se il loro amore si rivela capriccioso e litigioso tutto quello che hanno è sufficiente per sentirsi appagati e soddisfatti.
Fu allora che la vide, colpito da quel viso allegro che catturò subito la sua attenzione. Era lì da sola, con la sigaretta rivolta verso l’alto, stretta tra l’indice e il medio, assorta nei suoi pensieri con lo sguardo rivolto verso il basso, ma sorridente. Fece altri due passi nella sua direzione, mentre una folata di vento improvviso lo avvolse. Lei avvertì la sua presenza e si girò di scatto nella sua direzione. Gli sguardi s’incrociarono, e solo allora Marco poté notare i grandi occhi neri, luccicanti alla luce artificiale del lampione.
Rewind: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio!
Nel momento in cui Marco realizza di aver incontrato finalmente l’amore, il resto della sua vita va in frantumi a causa del lavoro. E quando il lavoro prende una piega drammatica tutta la sua vita si rovescia e lui entra in una crisi così profonda da non vederne l’uscita. Marco si chiude in sé stesso perdendosi in un vortice di autocommiserazione e depressione. Pur di non portare giù la donna che ama, la lascia andare con la peggiore delle diffamazioni: auto dichiararsi fedifrago!
Lui stava per cedere. Lei si fermò di fronte, lo sguardo fisso, il battito delle ciglia… i nasi che si sfiorano poi si toccano, si sovrappongono, più vicini, si annusano, le labbra umide, gli occhi socchiusi, le dita che sconvolgono i capelli, le lingue tremolanti che si sfiorano, il sapore e ancora le dita tra i capelli, il respiro unico e ancora insieme e ancora e ancora, senza tempo…
Rewind: l’amore che ferisce
Il cuore di Alice si frantuma in mille pezzi. L’uomo che ama, l’uomo per cui avrebbe dato la sua stessa vita, l’uomo che le ha dato il suo più grande amore le ha sempre mentito. La loro storia è stata una menzogna dall’inizio alla fine! Com’è possibile? Eppure sembrava tutto vero! Dove ha sbagliato? Perché non ha capito?
Mi sorgono una serie di domande: perché non si è fidato di Alice? Perché Marco ha preferito voltare le spalle all’unica cosa bella che aveva pur di non mostrare un fallimento? È vero che lo ha fatto per non portarla giù con sé, oppure aveva paura del suo giudizio, di non essere abbastanza? Perché ha preferito che lei lo credesse un bugiardo, piuttosto che mostrare le sue fragilità? Amare significa fidarsi, supportarsi, è davvero amore il loro?
Comunicazione e amore parlano la stessa lingua
Comunicazione e amore parlano la stessa lingua. Senza di essa non è possibile costruire nessuna relazione che possa essere considerata solida! I pesi, quelli che schiacciano, se condivisi diventano più leggeri, l’importante è non nascondersi dietro l’orgoglio o la paura di scoprirsi per come si é. La vita ci può mettere a dura prova, ma ci fornisce anche una via d’uscita, basta solo premere la barra antipanico e uscire dalla porta d’emergenza!
Non siamo mai soli, chi ci ama ci può sostenere, ci può supportare! Cadere è facile, rialzarsi è faticoso, avere qualcuno che ci tende una mano ci aiuta a rimetterci in piedi. Questo non significa che siamo deboli, significa solo che siamo umani e tante volte cadiamo, altrettante ci rialziamo, dipende solo da noi come e quando! Marco e Alice non sono stati in grado di prendersi cura del loro amore! Eppure i presupposti c’erano tutti! Se avessero l’opportunità di tornare indietro rifarebbero tutto nello stesso modo? Mi piace pensare che le seconde occasioni siano preziose e sprecarle è stupido!
La verità era che erano felici.