La ragazza di Brooklyn è uno dei tanti capolavori di Guillame Musso. Si tratta di un thriller avvincente e mozzafiato, ricco di suspense e colpi di scena, che rapisce il lettore tenendolo incollato al racconto. Il suo stile è proprio questo tenere viva l’attenzione di chi legge e trasportalo nel racconto come fosse il protagonista. La sua abilità nella narrazione è stupefacente.
“L’uomo è una creatura mansueta, bisognosa d’amore”, scrive Freud nel Disagio della Civiltà. È vero, l’uomo è il peggior predatore di se stesso. L’uomo è in guerra con se stesso. Nel profondo di se stesso, l’uomo è abitato da violenza, aggressività, pulsioni di morte, volontà di dominare il proprio simile e di asservirlo umiliandolo.
La ragazza di Brooklyn: la trama
Rafhael Berthélémy, scrittore di successo e padre single, è follemente innamorato di Anna Becker e sta per sposarla. Ma c’è qualcosa, una strana sensazione nei confronti della sua splendida fidanzata che gli fa domandare spesso quale segreto nasconda. Lui sa che i segreti non portano mai nulla di buono, soprattutto perché lo ha sperimentato sulla sua pelle. Rafhael ama Anna, la ama come non ha mai amato nessuna altra donna, eppure sente che deve sapere qualcosa di più sul suo passato avvolto nel mistero, soprattutto perchè stanno per affidarsi l’uno nel cuore dell’altra. Una sera, durante un week-end romantico, tra i due scoppia una lite e Rafhael incalza Anna affinché possa aprirsi e confidarsi con lui, la esaspera a tal punto che lei, sopraffatta dalla situazione, mostra al futuro marito una foto di tre persone carbonizzate, sottolineando la propria colpa nell’evento.
Quando il gioco comincia a farsi duro, solo i duri cominciano a giocare!
Da lì tutto inizia. Rafhael turbato va via e quando torna sui suoi passi, Anna non c’è già più. La ragazza è tornata a Parigi, di lei si sono perse le tracce. Sembra essersi volatilizzata nel nulla. Rafhael comincia così a cercarla scavando nel suo passato. Chiede aiuto al suo amico Marc Caradec, un ex poliziotto dell’antirapina in pensione, uno dei migliori. Insieme scopriranno una serie di verità assurde e inspiegabili che li porterà a dover investigare sulla vita della ragazza partendo da Parigi fino ad arrivare a New York, dove Anna o meglio Claire, sembra essere nata e vissuta fino ai suoi 15 anni. Rafhael deve salvare Anna, costi quel che costi, anche portando alla luce il suo passato e quello di chi le stava accanto. A causa di questa assurda vicenda, troppe persone hanno sofferto, in troppi sono morti, e quelli ancora coinvolti potrebbero sacrificare tutto il loro mondo se la verità venisse fuori, tra cui il rispettabile e insospettabile senatore Copeland che sta per candidarsi delle presidenziali del 2016.
La vera domanda è?
Anna Becker alias Claire Carlyle o Claire Carlyle alias Anna Becker sono la stessa persona oppure sono agli antipodi?
In che misura Raphael riuscirà ad amare il volto oscuro di Anna o meglio di Claire?
Come si rapporterà Raphael con un passato ingombrante e scomodo con cui la sua futura moglie dovrà fare i conti?
Ma soprattutto, perchè Marc ha preso così tanto a cuore la vita della fidanzata del suo amico?
Puro senso del dovere radicato nel suo essere poliziotto, oppure anche lui nasconde qualcosa?
Corro. Per alcuni secondi sono libera, sono viva, e non esiste niente di meglio al mondo. Corro. Mi confondo con la natura che mi circonda. Sono la pioggia che mi bagna, sono la foresta che mi protegge, e m’ingoia, sono il sangue che mi pulsa nel cuore. Sono lo sforzo che mi sfinisce, la preda ferita che si rifiuta di morire.
La ragazza di Brooklyn: uno stile controverso e affascinante
La ragazza di Brooklyn è un crescendo palpitante di colpi di scena, di situazioni incredibili, uno scambio di emozioni controverse, è una storia che senza dubbio si tinge di giallo in ogni dove, un racconto incalzante e coinvolgente, che ti tiene col fiato sospeso grazie soprattutto a una serie di situazioni incredibili in cui si trova il protagonista che non hanno nulla a che vedere con la razionalità e la normalità.
Guillame Musso è un autore che scrive un genere letterario del tutto particolare, suggestivo e surreale. Il mistero, l’irrazionalità degli eventi, gli intrecci tra i personaggi, il susseguirsi dei colpi di scena, le cospirazioni, le finte coincidenze, le macchinazioni e i complotti rendono la trama esplosiva. Tutti questi elementi sono ciò che contraddistingue il suo genere. Adoro leggere e immergermi nelle sue storie, ho la certezza che scegliendo un suo romanzo mi piacerà quello che troverò. I suoi romanzi in un certo senso sono come una garanzia nel soddisfare il piacere alla lettura.
Una trama intricata
Colpo dopo colpo, scena dopo scena, pagina dopo pagina, speri che non ci sia altro da scoprire sui protagonisti, ti auguri che non ci siano altri scheletri nell’armadio da esorcizzare, eppure quando pensi che tutto sia finalmente risolto, ecco che ti si gela il sangue nelle vene con l’ultimo estremo colpo di coda.
La ragazza di Brooklyn: quanto deve subire il gentil sesso?
La rete della trama è fitta e intricata, oserei anche dire pesante da un punto di vista emotivo, la protagonista ha subito e subisce violenze che non vorremmo ci toccassero mai da vicino, anche se sembra facciano parte della cronaca odierna. Fin troppo spesso si parla della violenza contro le donne, ogni giorno una donna viene uccisa per mano di un uomo possessivo ed egoista. Troppo spesso una donna viene derisa, maltrattata, demonizzata, solo per essere nata di sesso femminile. Troppo spesso la donna viene messa da parte nel lavoro per favorire il sesso forte. Quanto ancora dobbiamo attendere affinché tutto quello che ci spetta di diritto ci venga usurpato, rubato, strappato solo per la soddisfazione del genere maschile?
La ragazza di Brooklyn: un uomo può veramente ritenersi tale quando decide di sopraffare una donna?
Ciò che il romanzo mette in luce è l’aspetto inquietante e umiliante che la donna ogni giorno subisce per mano di uomini frustrati e incapaci di trovare il loro posto nel mondo senza sentirsi forti nel modo più debole.
La donna, malgrado i tempi, resta sempre e comunque un bersaglio troppo facile da colpire, quindi mi chiedo e chiedo a voi: cambierà mai questa condizione di svantaggio?