SHADOWHUNTERS THE MORTAL INSTRUMENTS

Grazie al grande successo di questo romanzo Urban Fantasy, che non poteva proprio passare inosservato, è stata realizzata prima la trasposizione cinematografica e poi la serie Tv messa in streaming sulla piattaforma Netflix. Shadowhunters The Mortal Instruments prende forma in luoghi e persone, e tutto quello che abbiamo letto nei sei libri diventa reale, tangibile. Sì, perché quando diamo un volto a un personaggio, ci sembra proprio che quel che gli accade sia reale!

Chiaramente sia la trasposizione cinematografica che la serie TV è basata sull’omonima storia dei sei romanzi: città di ossa, città di cenere, città di vetro e poi ancora città degli angeli caduti, città delle anime perdute, città del fuoco celeste. Sottolineo la parola “basata” perché, come accade sempre, non è possibile realizzare la storia nel dettaglio e talvolta i cambiamenti possono alterare la trama, nonché la successione dei fatti!

Shadowhunters the Mortal Instruments: la trasposizione cinematografica

Il titolo del film è “Shadowhunters – Città di Ossa”. Troviamo nei panni di Clary Fairchild- Lilly Collins, in quelli di Jace Harondale -Jamie Campbell Bower, Alec Lightwood – Kevin Zegers, Simon Lewis– Robert Sheean, Isabelle Lightwood- Jemima West, Magnus Bane – Godfrey Gao, Valentine Morgenstern– Jonathan Rhys Meyers. Un cast d’eccezione, eppure devo ammettere che non è stato in grado, dal mio punto di vista, di rendere omaggio alla storia.

Trasportare tanto materiale dalla carta alla pellicola non è facile, soprattutto in un romanzo fantasy che ha una trama fitta e intricata come quella di Shadowuhunters, con tutte quelle che sono le informazioni necessarie per la comprensione della storia, sia per coloro che conoscono i fatti, che per quelli che non hanno letto il romanzo. Quindi credo che una pellicola della durata, più o meno, di due ore non sia sufficiente per una storia come questa, i cui dettagli sono fondamentali per la narrazione. Il film, tuttavia, è riuscito ad essere abbastanza fedele al primo volume: citta di ossa, rispettando la successione dei fatti e anche la vita dei protagonisti nei luoghi dove accadono.

IL FILM

Film o serie TV?

Ho trovato gli attori che interpretavano i vari personaggi protagonisti della storia poco vicini alla descrizione dettata dal romanzo, sia nell’ambito fisico che in quello dell’interpretazione del personaggio stesso. Non so se dispiacermi per non aver visto realizzato il sequel, poco importa dal momento che è stata realizzata la serie TV e nonostante abbia subito molte alterazioni sulla trama, modifiche consistenti sulla successione dei fatti, il risultato è stato comunque di grande impatto mediatico, tanto da portare la serie ad avere un enorme successo rispetto al film! 

Clary: Smetti di fare così!

Jace: Così come

Clary: Come se niente ti ferisca

Shadowhunters The Mortal Instruments: la serie TV

Se il film mi aveva lasciato totalmente insoddisfatta, ben altra cosa è successo con la serie TV “Shadowhunters”, che è attualmente ancora visibile su Netflix. Lo ammetto, una delle mie preferite, d’altra parte ho adorato i romanzi! Consiglio di guardarla, è davvero suggestiva, a me è piaciuta moltissimo. Credo di averla guardata almeno quattro o cinque  volte, addirittura anche in lingua originale. Ho atteso con curiosità le stagioni e ogni volta mi lasciavano piacevolmente colpita, tanto da desiderare e sperare in un proseguo quando sono arrivata alla fine! La serie è basata dall’omonimo romanzo di Cassandra Clare, ma non segue alla lettera la successione temporale degli eventi del testo originale scritto dell’autrice, il che potrebbe infastidire, invece io ho trovato le modifiche entusiasmanti. La serie Tv è molto ben costruita e con un suo filo logico ben delineato.

Infatti, stagione dopo stagione, la serie ha seguito un filo conduttore tutto suo, basandosi sulle vicende di Clary e il suo gruppo di amici. La strada scelta dagli autori è convincente e mi è dispiaciuto quando alla quarta, anzi terza stagione parte B, l’hanno conclusa. A mio avviso era possibile dare di più, proprio perché dopo aver seguito il filone principale la storia aveva seguito una linea che viveva di vita propria e poteva andare avanti, costruire nuove avventure con gli stessi personaggi.

LA SERIE TV

Shadowhunters the Mortal Instruments: le stagioni di Shadowhunters

La prima stagione, composta da 13 episodi, rappresenta l’unione dei primi due romanzi della saga, Città di ossa e Città di cenere. La seconda stagione, invece, è composta da 20 episodi, inizialmente trasmessa in due parti e successivamente unite in un’unica stagione, e si basa principalmente sul terzo romanzo della saga, Città di vetro. La terza stagione, suddivisa in due parti: la prima composta da 10 episodi basati sul quarto libro della saga Città degli angeli caduti, e la seconda composta da 12 episodi finali che hanno trattato gli ultimi due libri, Città della anime perdute e Città del fuoco celeste.

Shadowhunters the Mortal Instruments: la trama

Mille anni fa l’angelo Raziel ha mescolato il proprio sangue con quello degli esseri umani, dando così vita ai Nephilim, metà uomini e metà angeli che abitano il nostro mondo senza che nessuno possa vederli. Si chiamano Shadowhunters e obbediscono alle leggi fissate nel Libro Grigio. Il loro compito è dare la caccia ai demoni che portano rovina e distruzione.

Clary Fairchild è una studentessa alla Brooklyn Academy of Art, vive con la madre Jocelyn (sotto il falso cognome di “Fray”) nel loro umile appartamento di New York e passa le sue giornate tra l’arte e il migliore amico Simon Lewis. Il giorno del suo diciottesimo compleanno, però, Clary passa la serata al Pandemonium Club, dove assiste a un omicidio che nessun altro – eccetto lei – riesce a vedere. Quando torna a casa, viene attaccata da un demone, ma il ragazzo che aveva visto poco prima al Club, Jace Wayland, la salva. Jace è uno Shadowhunter, metà umano e metà angelo che protegge i Mondani (persone appartenenti al mondo degli umani) dai demoni, e, quando si scopre che anche Clary è una di loro, Jace, insieme ai compagni cacciatori Isabelle e Alec, l’aiuta a scoprire se stessa.

Shadowhunters e il mondo invisibile

Clary deve comprendere il prima possibile il potenziale che c’è in lei per poter sconfiggere Valentine Morgenstern, il padre di Clary, l’uomo più ricercato nel mondo degli Shadowhunters e dei Nascosti, che fino a poco tempo prima si credeva morto, ma che ora vuole ottenere la Coppa Mortale, uno strumento che gli permetterà di creare nuovi Shadowhunters che lo aiuteranno a sterminare i Nascosti: seelie, vampiri, licantropi e stregoni.

“Io prego gli angeli ogni singolo giorno, perché si rendano conto che il nostro amore è più forte della loro rabbia.”

Shadowhunters the Mortal Instruments: I protagonisti e gli attori principali

Gli attori che interpretano i vari ruoli principali convincono molto di più di quelli del film che ho trovato più tetri e meno entusiasti. Nella serie Tv abbiamo una Clary – Katherine McNamara – solare e frizzante, una vera combattente, una donna impavida e piena di piacevoli sorprese. Anche Jace interpretato da Dominic Sherwood non è un cupo e tenebroso ragazzo, ma anzi è spavaldo e orgoglioso, molto sicuro di sé, forte e vigoroso. Sa mostrare tutta la sua vulnerabilità dietro la sua scorza dura. È un fedele amico e un amante deciso e sensuale. È un uomo che quando ama lo fa con tutto sé stesso.

Jace: “Avresti potuto chiedere qualsiasi cosa e hai scelto me…”.
Clary: “Non voglio nient’altro al mondo” 

Shadowhunters the Mortal Instruments: Co-protagonisti e gli attori che li interpretano

Simon – Alberto Rosende – benché sia goffo mostra di essere un personaggio molto divertente e pronto all’avventura, un tantino ipocondriaco, ma che non si abbatte davanti alle difficoltà, si differenzia molto dal Simon del film che si presenta molto più timido. C’è l’affascinante Magnus Bane, Harry Shum Jr – ha saputo dare a questo personaggio una verve davvero accattivante e assai teatrale. Nonostante sia un vecchietto attempato, oltre alla sua saggezza sa mostrare la sua umanità con una dolcezza che fa sciogliere il telespettatore. Alec – Mattew Daddario – ha un carattere introverso, un duro dal cuore solitario. Grava sulle sue spalle tutto il peso del buon nome della famiglia Lightwood, nonché le responsabilità per diventare un buon capo – pesante è la testa di chi porta la corona -. Quando uno shadowhunter ama, lo fa per tutta la vita, ed è proprio quello che mostra nei confronti dell’uomo che ha scelto: Magnus

E poi ancora…

Isabelle – Emeruade Toubia – è talentuosa e disinibita, sempre pronta a buttarsi nella mischia per difendere quello in cui crede. Ci mette un po’ a capire chi vuole essere, ma riesce comunque a dare il meglio di sé per le persone a cui tiene. Di Valentine – Alan Van Sprang – ho preferito questo a quello del film, mi è sembrato più vicino sia come aspetto che come età del padre della nostra eroina e poi ha proprio la faccia da cattivo. Anche le vesti di Luke – Isaiah Mustafa – sono state prese con maggiore corrispondenza rispetto a quelle del film, dove quel Luke sembra molto più passivo rispetto a questo che è più determinato e attivo.

Citare tutti i personaggi è impossibile, sono davvero tanti quelli che ruotano intorno alle avventure di Clary e che ovviamente hanno lasciato un segno nella storia come il vampiro Raphale Santiago (David Castro), Camille (Belcourt (Kaitlyn Leeb), la lupa mannara Maia Roberts (Alisha Wainwright), Jordan Kyle (Chai Hansen), la madre di Clary Jocelyn Fray (Maxim Roy), il guerriero Seelie Meliorn (Jade Hassouné), Sebastian Verlac (Will Tudor)/Jonathan Morgenstern (Luke Baines), Maryse Lightwood (Nicola Correia Damude), Lilith (Anna Hopkins) e molti altri ancora.

Alec: “È che non posso crederci che per secoli tu non ti sia mai sposato prima…”.
Magnus: “Beh, non avevo ancora trovato te… 

Shadowhunters the Mortal Instruments: Le storie d’amore che ci hanno fatto sognare all’interno della serie TV

La storia d’amore tra Jace e Clary è bellissima, ma è quasi scontata, in fondo loro sono i protagonisti. Il loro è un amore assoluto, un amore che non conosce il confine tra il tempo e lo spazio. Vivono un tipo di amore così pieno che quando scoprono di essere fratelli quell’amore non finisce, lo nascondo sotto uno strato invisibile di malinconia per quello che avrebbe potuto essere e non sarà! Malgrado questo continuano ad amarsi in silenzio per non invadere lo spazio dell’altro. Quando poi scoprono di non essere fratello e sorella tutto cambia e il loro amore sboccia in una passione travolgente che fa bruciare entrambi.

Una delle scene più suggestive è quando le loro rune si accendono e il loro amore fonde le loro anime. Un’altra è quando dopo aver scoperto che sta perdendo le sue rune, Clary dichiara a Jace tutto il suo profondo ed eterno amore!

CLARY E JACE

I Malec

Chi mi ha fatto davvero sognare è stata la storia tra Magnus e Alec, loro sì che ci hanno fatto comprendere il vero significato della parola amore! Credo che la loro sia una delle storie televisive più belle a cui io abbia assistito. Di scene travolgenti ce ne sono diverse, tra le mie preferite c’è la scena di quando Alec, in procinto di sposarsi, sceglie Magnus e lascia la futura moglie all’altare. Wow…Che momento magico! E anche quando dopo essere stata attivata la spada dell’anima e tutti i nascosti all’interno dell’Istituto muoiono, Alec incontra Magnus fuori dall’Istituto e gli dichiara per la prima volta il suo amore. Ecco questo è il vero senso dell’espressione “romanticismo televisivo”.

MAGNUS E ALEC

Isabelle e Simon

Un’altra storia che mi è piaciuta molto è quella tra Isabelle e Simon. Il loro amore è timido, nasce piano piano, momento dopo momento. Si studiano, si guardano, si conoscono, si aiutano in ogni occasione e a poco a poco si innamorano.

SIMON E ISABELLE

Luke e Maryse

Una coppia improbabile è quella tra Maryse e Luke, la loro unione nel romanzo non esiste. Luke alla fine del romanzo sposa Jocelyn, la madre di Clary, che nella serie invece muore! Dopo il dolore per la perdita Luke crede di non riuscire più ad amare e invece poi incontra Maryse in una circostanza particolare, dopo essere stata derunizzata e le tende una mano. Quel gesto così spontaneo e dolce fa capitolare la donna, che dopo essere stata tradita dal marito non si è più sentita desiderata.

Shadowhunters the Mortal Instruments: Un cast che ha conquistato lo spettatore

Anche questo è stato un cast d’eccezione, che ha sicuramente centrato l’obiettivo di gradimento nella popolazione mondiale, riscuotendo un enorme successo. La serie è riuscita, senza ombra di dubbio, a incarnare la vera essenza della storia, nonostante siano state apportate modifiche e stravolgimenti significativi nel testo scritto, che ha visto ribaltare situazioni e personaggi. Non per questo la storia non ha funzionato, anzi devo dire che ha funzionato eccome, quasi quasi posso affermare con assoluta certezza che mi sia piaciuto di più il percorso sul piccolo schermo che quello cartaceo e non accade quasi mai!

Shadowhunters the Mortal Instruments: originalità e credibilità

Vi chiederete perché? Ebbene perché oltre all’originalità dei fatti narrati, credo che gli attori abbiano saputo indossare molto bene i panni dei nostri eroi, quel che si dice “calarsi nella parte”! Poter guardare i luoghi descritti nel libro è stato suggestivo, davvero esilarante, per non parlare degli effetti speciali che hanno utilizzato per dare credibilità al tutto. Noi lettori abbiamo potuto guardare sullo schermo quello che avevamo immaginato nella nostra testa leggendo la storia.

Un esempio di spettacolarità è quando si disegnano una runa sul corpo con il loro “stilo” e si illumina come se, con questo gesto, spingessero il tasto di accensione dell’abilità richiesta. La teatralità dei movimenti di Magnus durante lo svolgersi di una magia, quando con le braccia si muove per caricare l’energia necessaria e scaricarla attraverso un raggio di luce, oppure con un semplice schiocco di dita fa apparire un oggetto, o quando apre un portale! Tutto ciò ha reso le scene reali, vive, coinvolgenti e accattivanti, ed è questo che ha reso la storia eccezionale sul piccolo schermo.

Credo proprio che andrò a rivederla per l’ennesima volta e potrei ancora scorgere qualche altro dettaglio che mi è sfuggito, quindi buona visione e se volete saperne molto di più… buona lettura!

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2 pensieri su “SHADOWHUNTERS THE MORTAL INSTRUMENTS

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