Aspetto sempre con molto entusiasmo i romanzi di uno dei miei autori preferiti: Nicholas Sparks e finalmente è uscito il suo ultimo romanzo: “Quando si avvera un desiderio”. È uno di quegli autori che ti tocca sempre nel profondo quando narra una storia, ti emoziona fino a farti rabbrividire. Nelle sue avventure c’è pathos, commozione, desiderio e passione; c’è follia, e un romanticismo che non conosce confini. Ma c’è anche innovazione e sorpresa, c’è amore nelle sue più disparate forme e ogni volta mi stupisce in mille modi diversi. La sua capacità di catturare l’attenzione del lettore è estremamente efficace, lui sa come dispensare la magia!
“Quando si avvera un desiderio” è una storia che lascia nel cuore una traccia tangibile che l’amore è pieno di soprese, e che nonostante le circostanze possano essere avverse, vanno apprezzate nella loro interezza; che i doni inaspettati che riceviamo sono solo il frutto di una serie di coincidenze che ci ricordano che l’amore fa dei giri immensi prima di ritrovarci. Questo romanzo è un capolavoro, che celebra in modo inappellabile i venticinque anni di carriera dell’autore e mi auguro che da questa storia si realizzi il film, come è già successo in passato con i suoi tanti romanzi. Mi piacerebbe tanto vedere i luoghi e i personaggi nel vivo della loro realtà cinematografica.
“L’amore è più forte della paura.”
Quando si avvera un desiderio: la trama
Maggie ha sempre nascosto la sua storia. Chi la conosce ora non sa nulla del suo passato, tanto meno del suo più grande amore. Lei aveva sedici anni, si era trovata in una situazione che non era stata in grado di gestire e ne era rimasta scottata, come non avrebbe mai potuto aspettarsi e di certo ne avrebbe pagato le conseguenze. Era un’adolescente, i suoi genitori avevano deciso per lei ed era stata esiliata a Ocracoke. Lontana dalla sua famiglia e in attesa di un bambino o una bambina che avrebbe dato in adozione, non era certo facile la sua nuova vita in quell’isola sperduta: le lezioni da casa, la gravidanza, il silenzio opprimente che la circondava, la solitudine: fu allora che incontrò Bryce.
Quando si avvera un desiderio: l’incontro che le ha cambiato la vita
Lui era poco più grande di lei. Non la giudicava per quel pancione che cercava di nascondere. Lui, con i suoi modi dolci e affabili, con quella pazienza innata l’aveva incantata dal primo fugace sguardo. La sua forza, la sua determinazione erano ciò che meglio lo identificava. Bryce era quel tipo di ragazzo che lei e le sue amiche non avrebbero mai notato se si fosse trovata in città, a Seattle dove abitava con la sua famiglia, eppure lì tutto le era sembrato amplificato. Lui le insegnò ogni cosa su quella che sarebbe diventata anche la passione di Maggie: la fotografia. In quelle mattine fatte di studio, in quei pomeriggi a scattare foto, lei si era finalmente sentita appagata e al sicuro, come non le era mai successo dopo aver scoperto “l’ops”.
Lui era tutto quello di cui aveva avuto bisogno in quel momento. Il loro primo incontro sul traghetto, la loro amicizia, il sentimento nuovo che piano piano era sbocciato e cresciuto fino a diventare unico, profondo e prezioso. Quel primo bacio era arrivato ed era stato perfetto. Il loro amore era stato assoluto, di quelli che capitano soltanto una volta nella vita e non si dimenticano più!
Quando si avvera un desiderio: una vita sul punto di non ritorno
Adesso, a vent’anni di distanza, Maggie è un’affermata fotografa di viaggi. Ha immortalato gli angoli più remoti e singolari del mondo e ha aperto una galleria a New York, dove sono esposti i suoi scatti più belli, che Bryce, però, non ha mai visto. Ci sono ancora centinaia di luoghi che Maggie vorrebbe visitare, ma la vita l’ha costretta a una dolorosa battuta d’arresto. Maggie se ne sta per andare, sta per morire di cancro, e in quello strano e solitario Natale, ha accanto solo Mark, il nuovo assistente della galleria, al quale riesce incredibilmente a confidare tutta la verità che da tempo ha chiuso in fondo al suo cuore.
Mark, è un ragazzo che, con i suoi modi e la sua empatia, le ricorda con nostalgia Bryce. E quando lui le chiede quale regalo desidererebbe sopra ogni cosa, Maggie, che credeva di conoscere la risposta, si scopre a vedere esaudito un sogno rimasto per troppo tempo chiuso nel cassetto.
“Aveva cercato di ricreare la storia per Mark, soprattutto quanto fossero state terribili quelle prime settimane a Ocracoke per una sedicenne sola e incinta. All’epoca le era sembrato un esilio eterno; a distanza di anni ricordava solo che i mesi lì erano passati troppo in fretta.”
Un’amica insostituibile
Una sconosciuta, zia Linda, una ex suora che ad un certo punto della sua vita, per chissà quale ragione, lascia l’ordine e si ritira in una realtà a misura d’uomo con l’amica del cuore Gwen, una ex suora come lei. È proprio lei, è zia Linda, che si prende cura di Maggie e della sua gravidanza. Ma non è solo quello. In zia Linda, Maggie, trova tutto quello che non ha trovato in sua madre e sua sorella Morgan, entrambe troppo prese dalle loro vite e dalle apparenze per farsi carico delle responsabilità di un errore commesso con troppa leggerezza da parte della ragazza.
La cosa sorprendente è che in quell’unione forzata dalle circostanze è nato un legame sano, forte e indissolubile. Zia Linda è stato il faro nell’oscurità di Maggie. È stata l’amica che le ha porto la mano nel momento più brutto, la madre comprensiva che non ha avuto, la sorella complice che non l’ha rinnegata. Maggie, nonostante la situazione, ha potuto percepire l’amore di qualcuno con cui ha potuto confidarsi e sentirsi sé stessa, con cui crescere, maturare e diventare donna, perché certi passaggi della vita inevitabilmente segnano!
Quando si avvera un desiderio: ricordi di un passato lontano
La storia narrata è molto suggestiva nel suo susseguirsi tra un passato dalle sfumature spensierate e un presente doloroso e incomprensibile. Gli aspetti strazianti della sua vita attuale fanno riemergere ricordi ed emozioni sopite dal tempo che inesorabile è trascorso, sbiadendo ogni traccia di ilarità, nonostante il dramma, dei giorni passati accanto a Bryce, forse l’unico uomo che Maggie abbia mai amato davvero e con cui si sia sentita in armonia con il mondo circostante.
Non nego che la maggior parte delle pagine che ho letto sono struggenti, tormentate e anche un tantino angoscianti. La storia è commovente, il pathos che traspare è toccante. Non so cosa mi aspettassi dal romanzo, man mano che andavo avanti la lettura diventava necessaria per placare l’emozionante fardello che si portano dietro i protagonisti con i vari colpi di scena e un romanticismo subordinato alla magia dell’’avventura stessa. Credo che sia una delle letture più coinvolgenti che io abbia avuto negli ultimi mesi.
“Potresti conoscere una ragazza migliore di me. Più brillante e più carina, con cui potresti avere più cose in comune. Ascoltai la voce nella mia testa, ma non disi niente, e Bryce mi si avvicinò. Mi accarezzò la guancia, dolcemente, poi si chinò a baciarmi, lieve come l’aria. quindi mi abbracciò e rimanemmo entrambi in silenzio finché lo sentii sospirare. “Non voglio perderti”, bisbigliò. Chiusi gli occhi: desideravo credergli con tutta me stessa, ma dubitavo che fosse possibile.”
Quando si avvera un desiderio: un nervo scoperto
La verità è che con la storia di Maggie l’autore, Nicholas Sparks, ha toccato un nervo scoperto e mi ha causato dolore e malinconia ricordare. So cosa significa vedere qualcuno malato di cancro spegnersi ogni giorno un pezzettino di più. So cosa vuol dire perdere qualcuno che ami perché sta perdendo la sua ultima battaglia, in una guerra che sapevi fosse persa in partenza, dove il protagonista non ha avuto scelta, ha dovuto combatterla come il più impavido dei guerrieri.
È straziante guardare qualcuno con cui vorresti avere “solo più tempo” per ridere e gioire, per parlare e scherzare, per sognare e realizzare progetti. Per questo comprendo il tormento di Mark. È indescrivibile e solo chi ci è passato lo può capire. Non auguro al mio peggior nemico di vivere circostanze simili, perché spezzano l’animo in modo irreversibile e tutto quel dolore che si prova lo si accantona per garantire la sopravvivenza, ma resta invariato per il resto dell’esistenza. Si sistema in un angolo buio del tuo animo, pronto a ricordarti quanto quella mancanza sia ingombrante da accettare. Dimenticare non è possibile!
Vivi sempre come se fosse l’ultimo giorno
Ciò che mi ha insegnato dover superare un tipo di situazione del genere è che la vita è breve per non essere vissuta al meglio. Non garantisce premi, non permette sconti, non assicura rimborsi. Vivi oggi e vivi bene, vivi la vita a pieno, non rimandare mai a donami quello che puoi fare oggi. Quel “bacio” che vuoi dare, dallo senza pensarci troppo. Se vuoi aprire le tue braccia per accogliere qualcuno, fallo. Quel “vaffanculo” che vuoi urlare a pieni polmoni a chi ti ha fatto soffrire, gridalo, ti farà sentire meglio!
Quando vuoi dire a una persona che le vuoi bene, che a lei ci tieni, che la ami, diglielo e fregatene se ti considerano stupida/o, o vulnerabile, o qualsiasi altra cosa pensino di te. Non sappiamo quanto tempo ci è concesso su questa vita, quindi è bene sfruttarlo tutto al meglio delle nostre possibilità: piangendo, ridendo, urlando, amando, emozionandosi, sacrificandosi, è solo così che ci sentiremo appagati di una vita vissuta senza rimpianti o rimorsi.