MOLTE VITE UN SOLO AMORE

Ho letto questo libro già da un po’ di tempo, e dire quanto mi sia piaciuto è inutile. E’ un romanzo che ho amato con tutta me stessa. Proprio oggi passando vicino alla mia libreria l’ho notato, messo lì in un angolo, un po’ impolverato dal tempo che è passato. Così l’ho preso e l’ho aperto. Rileggendo a casaccio qualche pagina di “Mote vite un solo amore” subito sono riaffiorati i ricordi delle parole dei protagonisti. Mi hanno trasmesso le medesime emozioni, per non parlare delle riflessioni che ho fatto leggendo questo libro. Ma partiamo dal principio!

Molte vite un solo amore: un amore a prima vista

La prima cosa che mi colpì fu la copertina, fu il classico amore a prima vista. Penso che sia stato il libro a scegliere me e non viceversa! Solo dopo averlo assaporato e gustato, ebbi la consapevolezza che era proprio così! Nel momento in cui avevo bisogno di risposte nella mia vita, mi era apparso lui per darmi una visione della vita più ampia!

Cos’è la terapia regressiva

L’autore è il Dott. Brian Weiss, un professore e studioso della TERAPIA REGRESSIVA. Più in specifico è specializzato nella terapia regressiva come strumento per la guarigione del paziente attraverso l’ipnosi. Il professore risalendo alle vite precedenti cerca la chiave delle ansie e dei malesseri attuali, che in realtà sfociano in vere e proprie patologie. Faccio un esempio: io sono Claustrofobica. La mia fobia per gli spazi chiusi e ristretti potrebbe dipendere dal fatto che, in una mia vita passata potrei essere stata sepolta viva. Oppure che la mia paura di imparare a nuotare dipenda dal fatto che in una mia vita precedente potrei essere morta affogata.

Regredire alle vite passate

È chiaro che si parte dal presupposto che noi siamo tutti persone che hanno vissuto centinaia di vite. Che nel corso del tempo ci siamo rincarnati ancora e ancora! Il Dr. Weiss sostiene che attraverso l’ipnosi è possibile regredire alle nostre vite passate. Chiaramente ci sono morti traumatiche che hanno lasciato segni sulla nostra anima. Rivivere quel momento tragico e superarlo ci potrebbe permettere di lasciarci alle spalle la nostra fobia. 

“… Se non sarai calato pienamente nel presente, ti guarderai intorno smarrito, e lei se ne sarà già andata. Perderai così il sentimento, l’aroma, la delicatezza e la bellezza della vita. Sarà come se la vita ti passasse veloce davanti. 

Molte vite un solo amore: una trama incredibile

Il romanzo “Molte vite un solo amore edito da Mondadori, è un trattato abbastanza insolito. L’argomento in questione, la regressione ipnotica, viene sviscerata senza l’utilizzo di paroloni o in modo scientifico, bensì, lo fa in chiave romanzata, dandogli un tocco piuttosto originale. Narra infatti la storia del caso clinico di due suoi pazienti: Pedro ed Elizabeth, scoprendo durante la terapia il loro profondo legame pur non conoscendosi.

Il passato è passato. Fanne tesoro e lascialo andare. Neppure il futuro è qui. Fa’ pure dei piani per il futuro, ma non sprecare il tuo tempo a preoccupartene. Quando avrai cessato di rimuginare ciò che è già accaduto, quando avrai cessato di preoccuparti di ciò potrebbe accadere, allora sarai calato nel momento presente. Allora comincerai a sentire gioia nella vita.”

Elizabeth e Pedro

I due protagonisti, Elizabeth e Pedro, sono due ragazzi che conducono la loro vita di tutti i giorni, affrontando i loro problemi con le loro diverse difficoltà. Non si conoscono, non si sono mai incontrati in questa vita. La dolce Elizabeth si avvia nella strada della depressione a causa di un amore sbagliato. Pedro fa fatica a gestire la sua esistenza, primo per aver perso il fratello e poi a causa di una relazione difficile con una donna sposata. Il dott. Weiss comincia loro la terapia. Dopo averli regrediti in un passato lontanissimo, si accorge che i racconti dei due ragazzi, avvenuti in momenti differenti, combaciano. Notevole considerare l’ipotesi che entrambi fossero partecipi di un profondo legame in una vita vita passata condivisa.

“Mentre gli parlavo, Pedro sembrava rilassarsi sempre più. Cominciò ad entrare in uno stadio più profondo. Il suo respiro rallentò, i suoi muscoli s’ammorbidirono. Sembrò sprofondare ancora di più nella poltrona bianca. Sotto le palpebre chiuse, i suoi occhi si muovevano lentamente, segno che cominciava a visualizzare delle immagini. Piano piano lo feci regredire nel tempo.”

Molte vite un solo amore: tante domande, tante riflessioni…

E’ stata una lettura davvero interessante che mi ha fatto riflettere e porre diverse domande. E’ vero che siamo in questa vita dopo essere passati attraverso una serie di altre vite? Quante vite abbiamo vissuto e sofferto prima di approdare in questa? Le persone che siamo diventate oggi, lo dobbiamo anche al percorso delle nostre vite precedenti? Ma soprattutto, le persone che oggi amiamo, sono le stesse con cui abbiamo percorso il tempo e se sì in che modo? La mia curiosità è infinita come lo scorrere dei secoli di cui parliamo. 

Teoria o pratica?

Queste domande tuttavia sono rimaste sospese nel tempo. Ancora non lo so se quello che ci spiega Weiss abbia un fondamento o meno, perché non ho fatto terapia regressiva! Di una cosa sono sicura, che ci sono persone che incontriamo nel nostro cammino che ci sembra di conoscere da sempre. Ci sono luoghi che ci appartengono che non abbiamo mai visitato. Ci sono situazioni in cui pensiamo di fare una scelta e invece ne facciamo un’altra all’ultimo secondo. Quindi forse sì, è vero, quello di cui ci parla il Professore,  più difficile è farlo accettare alla nostra mente troppo umana.

 “Quando entrò nel mio studio per il suo terzo appuntamento, Elizabeth mi sembrò meno depressa. Il suo sguardo era più brillante.

Molte vite un solo amore: una storia d’amore che si rincorre nel corso del tempo

La storia tra Pedro ed Elizabeth è appassionante, davvero molto avvincente, è una storia d’amore che si consuma attraverso i secoli. Cosa può esserci di più bello quando ci si riconosce in mezzo al mondo che cammina imperterrito? Questo legame è forte e indissolubile. Li unisce dall’inizio dei tempi ad oggi. Sembra destinato a riunirsi ancora, e ancora, e chissà che non cerchi di riunirsi anche nelle vite future che li attende? 

“Mi sento più leggera,” spiegò. “Più libera…”. La sua breve rievocazione di quando era stata un ragazzo spazzato via dalla barca, aveva fatto piazza pulita di alcune sue paure. Non già l’avversione per l’acqua o il buio, ma angosce più profonde e più basilari, la paura della morte, la paura dell’estinzione.”

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