Eccoci giunti alla terza opera selezionata per merito che si è presentata al concorso letterario dal titolo “I valori della famiglia Memorial Giovanni Leone – 2 edizione – organizzato dall’Ass. Luce dell’Arte. L’opera in questione è “Il trascorrere del tempo e dell’amore” di Giovanni Santoru, un romanzo in cui è possibile trovare la massima espressione del dolore. Un dolore sordo e composto che ti attira inevitabilmente nel baratro, per poi tornare nella luce. L’autore ci parla di un dolore devastante, che ti trascina nell’oscurità, dove la luce è un ricordo lontano a cui aggrapparsi. È un romanzo molto profondo in cui l’amore per la famiglia si percepisce in ogni dove!
Il trascorrere del tempo e dell’amore: la trama
“Assistevo, senza particolare interesse, al trascorrere degli eventi nel silenzio della stanza; persone che si agitano e movimenti concitati, come dentro un sogno. La mente mi trasmetteva segnali diversi e contrastanti, perché nei sogni si possono avvertire, a diversi livelli e con varia intensità, le più svariate sensazioni, paure, gioie, rumori, o suoni come nella realtà; ma io osservavo il tutto, avvolto, da un silenzio totale e surreale, non mi sentivo un nessun modo coinvolto, né avevo percezione di alcuna emozione particolare.”
Il romanzo è una sequenza di ricordi concentrati nei dieci secondi successivi ad un infarto che l’autore ha avuto nel febbraio del 2014: una lettura molto emozionante. La descrizione dei ricordi di quei pochi secondi è talmente vivida nel racconto che si ha l’impressione di vivere insieme all’autore il susseguirsi di quei tragici istanti. Il tempo e l’amore sono due parole chiave che ricorrono, in un continuo dualismo, tra il dolore e la gioia. Il dualismo è però solo apparente, perché entrambi i termini sottolineano la capacità dell’autore di trasformare tutto in vita, che è luce e buio, sole e ombra. Questa capacità di cambiamento è la conseguenza che collega la sensazione finale di serenità e di grande saggezza che emerge nei “frammenti” nei “ricordi” e si convoglia, come un potente fiume in piena, a cambiare la vita del protagonista.
“Ero a disagio anche con i soliti amici della casa i quali non mi dicevano nulla ma a volte li sorprendevo a parlare fra loro di questa cosa; mi irritava il pensiero che avvenisse in collegio e non succedeva quando ero a casa.”
Il trascorrere del tempo e dell’amore: quando una visione negativa si trasforma in positiva
In questo tempo malato, un tempo in cui tutti sono di fretta, dove la vita viene vissuta di corsa, senza riuscire ad apprezzare il naturale scorrere, è sempre più visibile l’inquietudine delle persone e la totale incapacità di gestire la complessità delle relazioni umane e del proprio vissuto. Questo romanzo ci regala un grande messaggio di speranza, perché il dolore e il lutto si possono trasformare in amore e gioia, grazie anche a quell’incanto infantile per le storie che nell’autore non si è mai assopito.
“E così continuai da solo il mio percorso sentimentale, aspettando e sperando probabilmente che un qualche esito di questo trascorrere mi avrebbe portato il tempo di un mondo felice.”
Il trascorrere del tempo e dell’amore: dentro la storia
La storia narrata è intensa e commovente. Come ho già detto prima sembra proprio di trovarsi accanto ai protagonisti della storia. L’autore ha saputo farci entrare nella sua vita, in un momento molto delicato, con sapienza e con una punta di leggerezza, che ci fornisce la possibilità di non sentirci incastrati in qualcosa che avrebbe potuto gettarci nell’ angoscia, al contrario ci regala in qualche modo ottimismo e fiducia verso un futuro ignoto, che si presente ricco di emozioni. Chiediamo all’autore alcune curiosità sul suo romanzo e sulla sua vita.
Il trascorrere le del tempo e dell’amore: Ha saputo parlare del dolore nel suo romanzo con grande consapevolezza e compassione. In che modo la sua vita è stata influenzata dalla presenza di un dolore grande con cui rapportarsi?
Devo dire che la mia infanzia, nel suo trascorrere tra sofferenze e pianti non condivisi e nell’alternanza continua di gioia e dolore mi ha segnato molto, nel bene e nel male. Ho vissuto la mia esistenza, soprattutto in età giovanile, con tanta insicurezza, poca autostima e diversi complessi nel comunicare i miei sentimenti, soprattutto se coinvolto emotivamente, alla continua ricerca di un “amore bello”. Mi ritengo fortunato, perché antiche ferite e sofferenze mi hanno in qualche modo temprato e permesso di vedere ciò che è bene, di valutare il bello e apprezzare il meglio nelle persone.
Con l’andar degli anni, ho capito che la cosa più bella della vita è l’amore in senso lato, in tutti i suoi aspetti, in ogni suo modo di essere, in tutte le sue forme e in tutti i suoi aspetti senza schemi né colori, né genere. Amore può essere il primo bacio fra due innamorati, il perdono fra due fratelli, il chiedere scusa, il pianto di un figlio e il sorriso di un anziano. Amore è il valore immenso della famiglia e delle amicizie pure e vere e nel saper apprezzare anche le piccole conquiste. La cosa più bella della vita, insomma, è la vita stessa. Del mio libro voglio proprio evidenziare questa parola su tutte. Il libro parla sì del dolore ma molto più dell’amore, in un continuo dualismo con il tempo che su tutto sembra prevalere, ma così non è. Il finale del libro lo testimonia.
Il trascorrere del tempo e dell’amore: Secondo lei in che modo possiamo costruire certezze nella vita quando tutto ci appare impossibile ?
A volte certi eventi ci appaiono talmente dolorosi e impossibili da accettare che lo sconforto prevale e pensiamo che non possiamo farcela. Ho imparato da bambino a superare la sofferenza pensando alle cose belle che ritrovavo in famiglia, nella mia amata Casa, alla gioia dietro l’angolo. Il tempo attenua il dolore e alimenta la speranza. Dopo il buio arriva sempre la luce. Non so se si possono costruire, e come, certezze nella vita, ma è possibile conquistare serenità e felicità semplicemente amando, e direi soprattutto noi stessi e di riflesso sarà più facile amare ed essere amati.
Il trascorrere del tempo e dell’amore: Chi o quale evento ha suscitato in lei la voglia di mettere bianco su nero le sue esperienze di vita? Chi è la sua musa ispiratrice?
Quando ho riaperto gli occhi dopo i dieci lunghissimi secondi dell’infarto, ho visto il sorriso di mio figlio Antonio e di mia moglie Lucia, ma avevo ancora in mente tutti i frammenti appena vissuti, in una struggente successione di ricordi e c’era un po’ di tutto, tante sensazioni: dal dolore alla gioia, dal riso al pianto, ma anche dalla morte all’amore. Disperse nel tempo, nello spazio e nel dolore, memorie mai sopite. Insomma avevo appena rivisto la mia infanzia. Ho sempre promesso ai miei figli e a mia moglie, che conosceva tutto della mia vita, che avrei scritto un libro. Ma ero sicuro che non l’avrei mai fatto. Posso dire che questi dieci secondi hanno generato il libro.
Il trascorrere del tempo e dell’amore: Se il suo romanzo dovesse essere un colore quale sarebbe? Perché?
Mi piace molto il colore verde. E’ la copertina del mio libro. E’ Il colore della speranza. Il verde è il colore della natura, della primavera, della rinascita e soprattutto dell’amore. Non sono Buddista, ma mi piace la filosofia e i principi del buddismo. Per loro il colore verde è la vita, il colore dell’evoluzione della mente, dell’armonia e della serenità, dei pensieri positivi.
Quando scriviamo qualcosa vogliamo trasmettere al lettore un messaggio, quale le piacerebbe che fosse quello che vuole far passare lei?
Diciamo quelli appena espressi. Il pensiero più importante nell’individuo dovrebbe essere la ricerca della serenità e della felicità, che poi è quello che Platone definisce “il bene” come il sole, che dà capacità visiva alle cose, così il bene dà capacità di capire all’anima. E’ il modo di comunicare con il prossimo che condiziona spesso il nostro benessere interiore. Parto sempre dal presupposto di vedere il bene in chiunque ho di fronte, a volte non è così, ma è molto meglio essere liberi da condizionamenti e pregiudizi. Preferisco sbagliare per eccesso di bene che per difetto di male. Il messaggio è infine quello riportato nella sinossi del libro in 4^ di copertina: colpisce la sensazione finale di serenità e di bene che emerge nei “frammenti. In tempi attuali ove prevalgono, spesso, forti sentimenti di odio e rancore, queste righe sembrano trasmettere dolci emozioni e un messaggio d’amore.
Il trascorrere del tempo e dell’amore: Dal suo punto di vista, qual è il vero significato della famiglia? Come crede che i valori della famiglia possano essere concepiti dalle generazioni future?
Forse è l’aspetto più importante del vivere quotidiano. La famiglia dà significato alla nostra esistenza. La prima famiglia da cui proveniamo e poi la famiglia che costruiamo, in qualunque forma, senza schemi né tipologie di sorta. La famiglia è amore, una unione di intenti e di individui nel bene interiore. Da bambino ho avuto la fortuna di avere questo riferimento, questa gioia da raggiungere ogni volta, dopo il buio del collegio e della sofferenza e adesso ho la fortuna di avere al mio fianco una donna stupenda e tre figli da amare. E’ questo il valore che dobbiamo trasmettere alle generazioni future, ma è una concezione positiva e direi normale mantenerla come tale se riusciamo a trasmettere ai nostri figli questi valori, queste emozioni. Mi piace moltissimo questa citazione di Madre Teresa di Calcutta: “L’amore comincia in casa. Ogni cosa dipende da come vicendevolmente ci amiamo”.
Ogni autore, nello scrivere il proprio romanzo, mette a nudo la sua anima, fornisce al lettore la possibilità di toccare la propria vulnerabilità, in che modo le sue emozioni vengono a galla durante la stesura di un romanzo? E in che modo lei pensa che le sue parole, i suoi concetti possano emozionare il lettore?
Nel mio libro questo aspetto mi ha toccato profondamente, ma le sensazioni e le emozioni sono venute fuori subito, nel momento stesso in cui ho iniziato a scrivere. Ricordo che mentre scrivevo a volte piangevo ma era un pianto bello, era una sorta di catarsi. Molti lettori dicono di essere rimasti colpiti dalla leggerezza e dalla semplicità con cui vengono descritti alcuni frammenti di vita, anche drammatici. Nell’esperienza del dolore, ma anche dalla emozione che emerge nello stupore per la scoperta di un amore limpido di bambino, di un amore ricambiato da una bambina, di una compassione per il dolore di un altro compagno, o anche di un gattino.
Io posso solo dire che ho cercato di trasmettere le stesse sensazioni e le stesse emozioni che ha vissuto il bambino protagonista del libro, con estrema semplicità e nel modo in cui solo un bambino può suscitare. Quindi molti episodi e fatti, anche quelli più duri, sono descritti con il sorriso, senza rabbia o acredine e spesso velati di humor.
Chi è Giovanni Santoru nel quotidiano? E quali sono i suoi progetti per il futuro? Magari un nuovo romanzo?
Sono un dipendente della Regione Autonoma della Sardegna, ancora per poco, visto che fra tre mesi andrò in pensione. Nessun progetto particolare, ma vivendo in campagna sono circondato dal verde e non mi annoierò di sicuro. Non so se scriverò, però l’idea non è da scartare.
Il trascorrere del tempo e dell’amore: Che tipo di libri legge nel tempo libero? E cosa pensa della letteratura contemporanea?
Ho sempre letto e tanto sin da bambino; alle elementari prendevo le note perché leggevo di nascosto, senza seguire il maestro. Leggo tutti i giorni e un po’ di tutto. Mio figlio mi ha “costretto” a leggere la serie di Wilbur Smith. Recentemente ho scoperto alcuni autori che non conoscevo. “Furore” di John Steinbeck è un capolavoro incredibile, anche “Uomini e topi” non scherza. Bellissimi: “Lonesome Dove” di Larry mcMurtri, “Martin Eden” di Jack London e i classici , “Affinità elettive” di Goethe e altri. Molto belli i libri attuali di Massimo Valerio Manfredi, ma mi sento in colpa per aver trascurato molti giovani scrittori italiani, ma mi riprometto di recuperare bene. Vorrei leggere, fra l’altro, “un altro giro di giostra” di Tiziano Terzani. Ho letto alcuni commenti sulla trilogia delle rose di Monica Pizzi, e mi incuriosisce. – Cosa posso dire? Sono molto lusingata! –
Il trascorrere del tempo e dell’amore: Nella sua opera ci sono diverse citazioni di autori, che tra l’altro adoro, chi di loro è il suo preferito? Quale di questi autori, che immagino rientrino tra i suoi preferiti, ha influenzato il suo modo di scrivere e perché?
A parte le citazioni della immensa Alda Merini, ho amato i libri C. Dickens e V. Hugo. moltissimo W. Goethe. Mi è sempre piaciuto molto lo stile semplice, essenziale e ironico di Mark Twain. Non so se ci sia una loro influenza, d’altronde è il mio primo libro, ma diciamo che scrivo spesso in questo modo, anche le lettere e i pensieri per amici e persone care, sempre con semplicità ed emozione ma anche una leggera e sana ironia.
Dall’essere bruco a diventare farfalla
Il trascorrere del tempo e dell’amore mi ha colpita molto, non soltanto perché si tratta di una storia realmente accaduta, soprattutto per come questo grande uomo ha saputo trasformare un fatto negativo in positivo, ha saputo modellare la sofferenza in felicità, esattamente come il bruco nella sua metamorfosi prima di diventare farfalla, trasformando la bellezza in eccellenza, in cui la gioia di vivere insegna a tutti noi come dovremmo affrontare la vita! Vi ho incuriosito vero? Cliccate qui per acquistare l’opera prima di Giovanni Santoru.
Quell’embrione, che ci viene affidato individualmente all’inizio della vita, cresiuto sempre con Amore e con Gioia… non sono solo individuali, ma del mondo intero. Grande interpretazione della Vita, Grande Gianni Santoru
Concordo con lei, una grande interpretazione della vita, Gianni Santoru ha saputo ricordaci quanto la vita sia preziosa!
È un libro che ho letto e riletto. E sempre obbligandomi a non conoscere l’autore. Che invece conosco da una vita. Sono state cosi tante le emozioni, che la lettura del libro mi ha provocato, che alla fine il desiderio più grande era quello di conoscere l’autore.
Non conoscevo l’autore e dopo averlo letto, conoscerlo è stato un piacere!
Da leggere tutto d’un fiato.Un inno alla vita nonostante essa ci riservi spesso delle grandi sofferenze.Una descrizione dei fatti semplice e coinvolgente.
Una lettura facile che incarna in sé tante emozioni differenti. Un inno alla vita e un invito alla riflessione: la vita va vissuta in tutta la sua bellezza!
Sono d’accordo con voi, è un libro da leggere tutto d’un fiato…hai voglia di conoscere quella famiglia, quell’amore che c’è in quella famiglia! Poi ti rendi conto che quella famiglia la conosci ed è una meravigliosa famiglia!! Quei 10 sec hanno cambiato la tua vita Gianni ma a noi ha solo sottolineato che sei sempre stato una farfalla….mai un bruco!! A presto per un autografo !!